Esiste un diritto ad un ambiente sano?
L’ipotesi dell’esistenza di un diritto ad un ambiente sano ed adeguato nasce non solo in seno alle questioni più recenti come diritto di terza generazione, ma bensì all’interno di alcune Carte regionali.
La Carta Africana dei Diritti dei Popoli, 1981, ad esempio stabilisce agli articoli 16 e 24 la tutela del diritto al godimento del “miglior standard di salute possibile” e di accedere ad un “ambiente generalmente soddisfacente idoneo a favorire lo sviluppo”. Parimenti, l’articolo 11 del Protocollo di San Salvador specifica il diritto degli individui ad accedere ad un “ambiente sano”.
Carta europea dei diritti fondamentali
L’articolo 37 della CDFUE specifica “un elevato livello di tutela dell’ambiente e del miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell’Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile“. La stessa Corte Europea dei diritti umani sta attuando un’opera di rinverdimento concettuale rispetto alcuni diritti, come nella sentenza sul caso Lopez Ostra c. Spagna* in cui la corte ha stabilito che l’articolo 8 CDFUE inerente al diritto alla vita può comprendere che questa debba essere tutelata rispetto al “serio inquinamento ambientale”. Limite essenziale dell’articolo 37 è l’assenza di una definizione inerente all’elevato livello di tutela.
Origine di questo diritto
Il principio n.1 della Dichiarazione di Stoccolma del 1972 enuncia che”L’uomo ha un diritto fondamentale alla libertà, all’eguaglianza e a condizioni di vita soddisfacenti, in un ambiente che gli consenta di vivere nella dignità e nel benessere, ed è altamente responsabile della protezione e del miglioramento dell’ambiente davanti alle generazioni future […]” che più che affermare l’esistenza di un diritto individuale sostiene la responsabilizzazione collettiva dell’umanità rispetto all’ambiente.
Dunque non è un formale riconoscimento della tutela ambientale come diritto umano, ma della responsabilità dell’uomo nel tutelare la salute dell’ambiente.

Problemi Aperti
Mancano i presupposti per la formazione normativa e l’oggetto stesso della norma manca di definizione chiara: cosa si intende con ambiente sano? Quali parametri definiscono la salute di un ambiente e cosa si intende con ambiente, ovvero esso comprende anche la tutela della biodiversità e quindi delle forme viventi che lo abitano? La questione riguarda anche il tipo di diritto che si vuole porre in essere, se di natura collettiva o individuale e, soprattutto se conservare l’ottica antropocentrica che ne sarebbe vizio essenziale. Un eventuale diritto ad un ambiente sano entrerebbe in conflitto con i diritti dal cui stesso godimento deriva la distruzione ambientale.
Altri diritti stesso obiettivo: Un ambiente sano
Rimangono poi empiricamente evidenti le correlazioni tra regimi che violano i diritti umani e il degrado ambientale, per cui garantire diritti come il diritto all’acqua potrebbe essere funzionale allo scopo. Ciò che emerge è la necessità intrinseca di un carattere di responsabilità nel godimento dei propri diritti nei limiti della loro sostenibilità ambientale e del principio di equità intergenerazionale, per cui la generazione presente deve soddisfare i propri bisogni senza inficiare la possibilità di quelle successive di fare lo stesso o, peggio, imponendo loro condizioni più drastiche da affrontare.
Nel quadro dei diritti umani
L’articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani specifica che : “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.”
Date le nozioni scientifiche sulle condizioni del nostro ambiente e data la nostra comprovata dipendenza da esso in quanto specie, appare chiaro che il diritto ad un amabiente sano è conseguenza diretta del diritto, inalienabile che spetta ad ogni essere umano in quanto tale, alla vita.

Diritto a un ambiente sano
Il diritto ad un ambiente sano è ciò che a gran voce sta venendo reclamato per garantire la sopravvivenza dell’umanità su questo pianeta. L’ineffabilità della condizione di salubrità ambientale è spesso frutto di oculate strumentalizzazioni e la sua definizione non comprende quasi mai le altre specie che abitano con noi questo pianeta. Abbiamo diritto, come singoli e come umanità, ad un ambiente sano, vivibile, florido, in cui le risorse non sono costantemente depredate a vantaggio di pochi e a danno dei più, includendosi in questa categoria chi ancora non è nato e gli animali.
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Fonti
- Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
- Munari, Schiano Di Pepe “Tutela Transnazionale dell’Ambiente“
- Dichiarazione di Stoccolma