Non ero mai stata ad un Comic-Con in vita mia e andarci la prima volta a Seoul mi pareva assurdo. Eppure in viaggio capita spesso di fare cose inaspettate in luoghi impensabili. La cosa è nata quasi per scherzo mentre cercavamo di capire quali eventi ci sarebbero stati nelle nostre settimane di permanenza in Corea del Sud.
“Ma lo sai che in quei giorni a Seoul ci sarà il Comic-Con?”
“Mi sa che allora ci toccherà andare.” ricordo che lo dissi entusiasta, immaginando quanto potesse essere assurdo un ritrovo del genere in Corea del Sud. Ebbene, vi posso garantire che le mie aspettative sono state anche superate!
Dove si tiene il Comic-Con?
Quest’anno il Comic-Con si è tenuto in uno degli spazi adibiti alle mostre dei piani superiori dell’immenso Starfield COEX mall, lo stesso che ospita la libreria più famosa di Instagram: la Starfield library.
Raggiungerlo è piuttosto semplice poiché si trova nel cuore di Gangnam e c’è proprio una fermata della metro che sbuca lì accanto. Il biglietto della metro costa circa , ma vi consigliamo di fare la tesserina ricaricabile, molto più comoda e veloce.
Fare il biglietto
La sera prima abbiamo acquistato i biglietti online su questo sito, per evitare eventuali code. Una volta raggiunto lo Starfield e resistito all’idea di rimanere in libreria, siamo saliti di un paio di livelli. Siamo subito stati incanalati nella coda, relativamente breve, dei ticket online dove ci hanno consegnato biglietti e braccialetto per entrare ed uscire dal centro eventi. Indossati i braccialetti ci siamo diretti all’ingresso dove un gigantesco figurante vestito da Space Marine ha pensato bene di abbracciarmi spaventandomi a morte.
Gli Universi del Comic-Con
Adventure time
Il primo stand i cui capitiamo è quello in cui è esposto il Merchandising di Adventure Time. Non so descrivere la quantità di oggetti, pupazzetti e accessori disponibile. C’è talmente tanta scelta che non riesco nemmeno a decidermi di provare a cercare qualcosa.
Harry Potter
Harry Potter e il suo mondo sono presenti, ma in sordina. Uno stand di poster espone i cartelloni dei film e qualche spilletta qua e la richiama il mio sguardo da amante del mondo della Rowling.
Star Wars
In fondo a destra l’intero mondo di Star Wars è esposto in padiglioni bianchi, ideati appositamente per far risaltare quadri e costruzioni lego strabilianti.
Fortnite
Ammetto di saperne davvero poco di videogiochi, ma lo stand dedicato a Fortnite aveva del merchandising pazzesco.
Action Figure
Come abbiamo fatto a non comprarle tutte ancora non me lo spiego. Da Jurassic Park a One Punch Man, passando per Harry Potter, Naruto arrivando persino a Rocky, il comiccon è sommerso di action figure, minuscole e giganti. Sarò ripetitiva, ma ancora mi domando come mai accanto al mio pc non ci siano l’action figure kawaii di Jiraiya e quella di Rocky e Birillo.
Mangiare al Comic-con
In linea di principio non siamo fan del cibo delle fiere, tendenzialmente costituito da salamelle, hamburger e altri piatti quasi sempre di origine animale. Al Comic-con di Seoul la zona ristoro è costituita principalmente da baracchini di Junk Food, perciò abbiamo consumato il pasto fuori dal salone in uno dei ristoranti del centro commerciale riuscendo a mangiare sano e vegano.
Just Dance
Forse uno dei miei stand preferiti e non perchè sia una fan del gioco. Avete mai visto uno storm trooper ballare Blue degli Eiffel 65? Ebbene noi sì, ed una delle cose che più ci ha divertito in assoluto!
Cosplay
Ci aspettavamo che ci fossero molti più cosplay, ma siamo stati sorpresi dalla precisione di quei pochi che abbiamo visto! Possiamo sinceramente dire di aver posato con Gomma Rosa e Jake di Adventure Time, di aver visto Eren di Attack on Titan e di aver seguito No Face per metà del Comic-con.
Gli interventi del Comic-Con. Un inglese a Seoul
Ai Comic-con ci sono sempre eventi in cui partecipano attori e autori. Nel nostro caso, trattandosi principalmente di ospiti Coreani, avevamo pensato di non fermarci in questa zona. Con nostro stupore il palinsesto prevedeva un intervento di Kevin McNally. Invitato principalmente per aver ricoperto il ruolo di Gibbs nella serie dei pirati dei Caraibi, l’attore ha parlato di molto altro. Spaziando, da buon inglese, da Shakespear alla serie di Poldark, McNally ha intrattenuto il pubblico portando un po’ di Inghilterra nelle caldissima Corea, infilando una battuta dal sapore british dietro l’altra e deliziando il pubblico. Alla fine dell’intervento avevamo una voglia incredibile di volare direttamente in Inghilterra.
Vale la pena andare al Comic-Con?
Per molti il Comic-con potrebbe davvero sembrare una piccola fiera di stramberie. Il livello di assurdità è alto, ma a queste fiere si respira, in maniera meno euforica, la stessa aria che inebria la mente ai concerti. Ci sente tutti uniti in qualcosa di semplice, una passione o l’affetto per un film. Passeggiando si finisce con il fare conoscenza tra estranei con una naturalezza disarmante. In luoghi come questo, dove tutti vogliamo sospendere l’incredulità può capitare che una ragazza si avvicini e suoni il main theme di Star Wars all’ocarina solo perché ha notato che indossate una t-shirt raffigurante Chewbacca. Ci si diverte profondamente, ridendo e prendendo parte a danze assurde, senza aver alcun pensiero per il giudizio altrui. I ragazzi Coreani al Comiccon erano molto più a loro agio a chiacchierare con noi dei loro coetanei al di fuori della manifestazione, questo perché qualcosa ci univa, nella maniera più piccola e delicata possibile.
Ci torneremo sicuramente, non sappiamo né dove né quando, ma certamente parteciperemo ad altri Comic-con. E questa volta una statua di Totoro ad altezza reale tornerà a casa con me. Devo solo capire come incantare lo zaino con un Incantesimo Estensibile Irriconoscibile.